A Natale 2015, frère Alois è andato in Siria, visitando Latakia e Homs. È rimasto molto colpito dall’ospitalità che ha ricevuto in un momento in cui la distruzione nella città di Homs era terribile da vedere.
Durante l’incontro ecumenico internazionale dei giovani che ha avuto luogo in Libano nel marzo 2019, organizzato dalla Comunità di Taizé in collaborazione con il Consiglio delle Chiese del Medio Oriente e le varie chiese presenti a Beirut, una sessantina di giovani della Siria che avevano già legami con Taizé sono riusciti ad unirsi agli altri 1800 giovani venuti da vari paesi del mondo per partecipare a questo incontro.
In seguito, in occasione della visita di un fratello di Taizé in Siria nel febbraio 2020, la piccola comunità di padri gesuiti di Homs ha lanciato l’idea di organizzare, in collaborazione con Taizé, un incontro ecumenico dei giovani in Siria per l’anno 2021. Questo incontro avrebbe avuto luogo a Homs, preparato insieme alle altre Chiese presenti in questa città, e avrebbe accolto i giovani cristiani delle varie regioni della Siria e delle diverse confessioni cristiane. A causa del contesto politico ed economico del paese, sembrava preferibile che per il momento partecipassero solo i giovani siriani. Per loro, sarebbe stata una possibilità di sperimentare un possibile segno di speranza nel contesto generale di una vita quotidiana che è e probabilmente rimarrà per molto tempo molto difficile. Poi c’è stata la pandemia di Covid 19 che ha colpito la Siria come tanti altri paesi del mondo, e l’incontro previsto ha dovuto essere rimandato a questi giorni di fine aprile 2022, un momento adatto per un tale incontro.
Dopo mesi di preparazione con i giovani delle diverse comunità cristiane e i responsabili delle diverse chiese presenti a Homs, in stretto collegamento con Taizé, e grazie all’enorme lavoro di contatto e di coordinamento svolto localmente dai Padri Gesuiti, e al generoso sostegno materiale dell’associazione Oeuvre d’Orient, senza il quale questo incontro di giovani non avrebbe potuto aver luogo, il sogno è diventato finalmente realtà il 28 aprile. Circa 750 giovani provenienti da varie regioni della Siria e appartenenti a varie chiese presenti in Siria sono accorsi a Homs, in una bellissima giornata di sole. Questo è un evento molto speciale per i giovani cristiani di questo paese, che è ancora terribilmente segnato dalla guerra civile che ha devastato tutto il paese negli ultimi anni, una guerra che ha portato ad un esodo massiccio della popolazione. Economicamente, il paese è allo stremo, essendo stato colpito ancora più duramente dal crollo della vita economica e sociale del paese vicino, il Libano
Tutti i giovani, uomini e donne, tra i 18 e i 25 anni, sono stati ospitati da famiglie della città di Homs. In questa città, dieci parrocchie si sono fatte carico delle attività mattutine, con la partecipazione delle diverse chiese presenti a Homs: Greco Ortodossa, Greco Cattolica, Siro Ortodossa, Siro Cattolica, Latino Romana, Maronita e Presbiteriana. Le mattine sono iniziate con un tempo di preghiera guidato dai membri della comunità cristiana che ha ospitato i pellegrini, secondo la propria tradizione liturgica. Poi c’è stato un tempo di condivisione in piccoli gruppi tra i giovani partecipanti. Venerdì e sabato pomeriggio, una cinquantina di laboratori hanno permesso a tutti questi giovani di incontrarsi gioiosamente attraverso attività pratiche creative come il disegno, il teatro, la scultura, il canto, la musica, la danza, la fotografia, ecc.
Due volte al giorno, a mezzogiorno e alla sera, una bella preghiera comune riuniva tutti questi giovani sotto una grande tenda allestita vicino alla chiesa dei Gesuiti di Homs. Canti tradizionali arabi e canti di Taizé in arabo si alternavano durante queste preghiere. Il tema principale dell’incontro a Homs è stato: "Come possiamo vivere nell’oggi di Dio, nella realtà della nostra vita di oggi, dove siamo e dove viviamo".
In quasi tutti gli scambi che i fratelli di Taizé hanno avuto negli ultimi mesi con i giovani di Homs e con coloro che sono attivi nella pastorale giovanile, si è ripetuto questo appello: prega per noi, prega che questo incontro vada bene, che sia fonte di gioia e di speranza per tutti i giovani che verranno, che ci aiuti a vivere la nostra giornata in Siria nella fiducia della fede, nella certezza che non siamo soli, che tu stai pregando con noi.
Ora che l’incontro di Homs è terminato, ed è stato meravigliosamente bello oltre ogni speranza, questo stesso appello è destinato a ciascuno di noi, ovunque viviamo, specialmente nei luoghi del mondo dove la dignità degli esseri umani è calpestata, e dove i conflitti e le guerre continuano a portare il loro carico di immense sofferenze. Che la luce di Cristo risorto venga ad aprire vie di pace nei nostri cuori, ravvivando la nostra speranza e permettendoci di accogliere ogni mattina come un giorno unico e insostituibile, l’oggi di Dio.
Accoglienza giovedì pomeriggio
Prima preghiera giovedì sera
Decorazione del luogo della preghiera
Preghiera attorno alla croce
Giovani partecipanti l’ultimo giorno
Delle video sono accessibili on line qua, per esempio questa preghiera della sera:
Foto di J. Alkhoueiry, dal Libano (per Taizé).