TAIZÉ

2 gennaio 2024 | Preghiera a Milano

Meditazione di frère Matthew

 

Dopo l’incontro di Lubiana, sulla via del ritorno a Taizé, i fratelli della comunità, insieme alle suore di Sant’Andrea e ai volontari che vivono più a lungo a Taizé, hanno fatto una sosta a Milano per pregare con i cristiani di questa città. La preghiera si è svolta il 2 gennaio 2024 nella Basicila di Sant’Eustorgio, ed è stata organizata in collaborazione agli uffici per i Giovani e per l’Ecumenismo dell’Arcidiocesi di Milano e per il Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano.

Al termine della preghiera, frère Matthew ha pronunciato questa meditazione.


Martedì, 2 gennaio 2024 | Basilica di Sant’Eustorgio, Milano | Giovanni 1, 1-14

Buon anno a tutti! Con i miei fratelli, le suore di Sant’Andrea e i volontari che vivono con noi a Taizé, siamo così grati di poterci fermare in questa bellissima chiesa di Sant’Eustorgio, qui nella città di Sant’Ambrogio, mentre torniamo a Taizé dopo il nostro Incontro Europeo di Lubiana. Alcuni di noi ricordano ancora gli incontri di Milano del 1998 e del 2005, che hanno riunito decine di migliaia di giovani di tutto il continente in momenti di preghiera e di condivisione. Guardiamo a quei momenti con gratitudine ma ci chiediamo: "Cosa sta dicendo lo Spirito alle Chiese oggi?".

L’incontro a Lubiana ci ha permesso di fermarci, di pregare e soprattutto di ringraziare Dio per l’opportunità di incontrare e scoprire la vita dei cristiani in Slovenia. L’accoglienza nelle famiglie è stata proprio calorosa, un segno che viene dritto del Vangelo. Oggi, non è scontato aprire le nostre porte agli stranieri. Fin dai tempi più antichi, i cristiani si recavano in visita ad altre comunità per incoraggiarsi e confermarsi a vicenda.

Oggi scopriamo sempre di più l’importanza di camminare insieme. "Camminare insieme"..... questo è il titolo della Lettera preparata per l’incontro e che servirà come base per la riflessione durante il prossimo anno a Taizé e negli incontri in altre parti del mondo. Nel mondo di oggi è essenziale trovare modi per mettere in pratica la nostra fede insieme, anche se proveniamo da tradizioni cristiane diverse.

Il Vangelo di Giovanni, nella lettura che abbiamo appena ascoltato, inizia con le parole "In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio". Giovanni si riferisce chiaramente alla Genesi: "In principio Dio creò i cieli e la terra... e Dio disse: "Sia la luce". La creazione avviene attraverso Dio che parla, attraverso una parola di Dio.

Tuttavia, è chiaro che Giovanni intende Gesù Cristo quando dice "il Verbo", anche se non lo nominerà fino a pochi versetti dopo. Dio crea e ricrea attraverso la sua Parola che viene pronunciata costantemente, attraverso Cristo che non è limitato dal tempo e dallo spazio, ma entra nel nostro mondo per compiere il suo ministero.

“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.” La parola per mezzo della quale esistono tutte le cose si è fatta carne in Gesù. La profondità di questo mistero ci riempie di stupore. Questo è il racconto di Giovanni sulla nascita di Gesù che celebriamo in questi giorni. Senza che Dio si faccia uomo, non c’è la vita, la morte e la risurrezione di Gesù. È qualcosa di così fondamentale per la nostra comprensione dell’amore di Dio per noi.

Dio è venuto a vivere in mezzo a noi in Gesù. Cosa significa questo per noi oggi? Non c’è esperienza umana così nascosta che la grazia di Dio non possa trovare. Non c’è cuore umano in cui l’amore di Dio non possa crescere. Non c’è momento così buio che possa spegnere la luce di Dio che continua a brillare in esso. Nessuna parte della mia umanità, nessuna parte della vostra umanità è fuori dalla portata dell’amore di Dio perché il Verbo si è fatto uomo. Tutto ciò che è spezzato in noi può essere toccato, può essere guarito, perché Gesù era umano e ha sperimentato le nostre fragilità. Il Verbo si è fatto carne tra i più poveri dei poveri.

Comprendiamo l’incredibile umiltà di Dio nel venire a vivere in mezzo a noi. Letteralmente, il greco del testo originale dice: "E il Verbo si fece carne e piantò la sua tenda in mezzo a noi". Il Verbo, pellegrino nella storia, diventa pellegrino nella nostra storia. Incontriamo un Dio che è pronto a viaggiare con noi.

"Camminare insieme" è, come ho detto, il tema della Lettera per il 2024. Quando comprendiamo che Dio cammina con noi, siamo pronti a camminare insieme agli altri? Condividiamo lo stesso cammino con molti, anche senza rendercene conto.

Non posso dimenticare la veglia ecumenica di preghiera chiamata "Together" (“Insieme”) che abbiamo vissuto in Piazza San Pietro a Roma il 30 settembre dello scorso anno. Su invito di Papa Francesco, ci siamo riuniti come Popolo di Dio da diverse tradizioni cristiane, da ambienti molto diversi, da ogni settore della società. Nella preghiera, nell’intercessione e nel silenzio abbiamo affidato allo Spirito Santo i lavori del Sinodo dei Vescovi della Chiesa cattolica. Insieme a Papa Francesco, venti leader e rappresentanti di diverse Chiese hanno impartito una benedizione comune. Insieme hanno pregato davanti alla Croce.

Il Sinodo nella Chiesa Cattolica è un processo in corso che porterà a una seconda sessione nell’ottobre 2024. L’invito di Papa Francesco chiarisce che il contributo dei cristiani di tutte le tradizioni è benvenuto. Siamo pronti a camminare sullo stesso sentiero?

Se riusciamo a farlo, allora come cristiani insieme, come il lievito nella pasta, forse possiamo fare la differenza nella società. La pace tra di noi non darebbe forse una maggiore speranza di pace nel mondo? Siamo pronti a partire come pellegrini della pace nei prossimi mesi per continuare il nostro pellegrinaggio di fiducia sulla terra, animato di Taizé già da tanti anni?

Per la veglia di Together, in tutto il mondo si sono svolte oltre 200 iniziative diverse legate alla preghiera di Roma. Quali iniziative possiamo intraprendere oggi come Pellegrini della Pace nei nostri diversi luoghi? A Lubiana, abbiamo invitato i giovani di mettersi in cammino così. Come possiamo pregare, incontrarci e anche camminare da un luogo all’altro, da una chiesa all’altra e cercare percorsi di pace?

Avremo il coraggio di rimetterci in cammino non da soli ma con altri, arricchendoci reciprocamente, nel nostro cammino comune?

E poi siete tutti invitati a venire a Taizé a Pasqua o in estate! C’è posto per tutti! Grazie anche al coro che ha preparato i canti questa sera. Grazie a voi tutti.

Ultimo aggiornamento: 4 gennaio 2024